martedì 13 dicembre 2011

E' arrivata Santa Lucia!!!


13 Dicembre: Santa Lucia!!!
Tanti auguri a tutte le Lucia e a tutte le persone che oggi festeggeranno!
Santa Lucia è una festa molto sentita in alcune parti d'Italia, dove in alcuni casi è proprio lei a portare i doni natalizi. Anche dalle mie parti è una Santa a cui siamo molto devoti, ma non è festeggiata come in altre zone. A casa mia però Santa Lucia è una festa moooolto speciale: a me Santa Lucia in un pomeriggio di 17 anni fa ha portato due doni meravigliosi: mio fratello e mia sorella! Uno scricciolo cappellone col faccino simpatico di appena 2 kg e una specie di topina spellacchiata molto dolce che raggiungeva a malapena 1 Kg e 800 grammi. Ho aspettato quel giorno per molto tempo, per molti mesi ho tenuto il segreto insieme a mia mamma e mio papà che i due bambini che mia mamma aspettava erano maschio e femmina. E per tanti giorni abbiamo pregato Santa Lucia e tutti i santi del firmamento, in quei lunghi e freddi corridoi, che quei due cosini minuscoli c'è li potessimo finalmente portare a casa. Sono stata figlia unica tanti anni, 10 anni, e quel giorno, quel 13 dicembre, tutto è cambiato! Io sono cambiata, sono diventata una sorella maggiore e sono dovuta inevitabilmente crescere, con tutti  i risvolti positivi e negativi che l'arrivo di due neonati portano con se,  e tutte le nostre vite sono completamente cambiate. Io non sarei la persona che sono se non fossero arrivati loro, non so come si possa spiegare, ma li amo come se fossero miei, come se quel 13 dicembre li avessi partoriti anche io, è strano lo so, ma non sono una sorella "normale", sono complice e giocherellona come una sorella e severa (a volte anche troppo!) e rompiscatole come una mamma. Ringrazio Santa Lucia di avermi permesso di assistere e partecipare alla crescita, all'educazione e alla vita di queste meraviglie e, anche se in questo momento vivono in quella fase critica della vita che si chiama  adolescenza e li vorrei strozzare con le mie mani un giorno si e l'altro pure, non potrei immaginare la mia vita senza loro!!! Auguri cuccioli miei!
Dopo questa parentesi sulla mia vita ecco la storia, bellissima, di una Santa amata da tutti!

Santa Lucia


Santa Lucia fu una giovane siracusana che visse intorno al III-IV secolo.
Siracusa era la più grande città della Sicilia di quegli anni: si chiamò dapprima Ortigia dal nome dell'isolotto su cui sorse poi Siraka, dal nome di una vicina palude (nome fenicio che pare significasse "luogo orientale").
Nel 1894 venne scoperta a Siracusa un'iscrizione sepolcrale nelle catacombe di San Giovanni che conferma il culto antico e quindi l'esistenza di questa Santa venerata sia in occidente che in oriente: in questa lapide del V secolo, scritta in greco, si fa l'elogio di Euschia e si afferma che morì nel giorno della festa di Santa Lucia . Qualche altra notizia sulla sua vita è tratta dal racconto di una "Passione", racconto di tradizione popolare. 
Ricca, probabilmente bella e promessa sposa ad un giovane della sua città, Siracusa, Lucia sembrava destinata alla vita normale delle ragazze del III-IV secolo dopo Cristo: moglie e madre di famiglia. 
Il padre si chiamava forse Lucio poiché era allora vigente una norma romana che imponeva il nome del padre alle figlie.
La madre si chiamava Eutychie o Eutichia.
A causa di una malattia che aveva colpito la madre Eutychie, una grave emorragia, çucia decise d'andare a Catania per pregare sulla tomba della martire Agata.
Qui Dio la scelse per un grande progetto: la martire infatti le apparve chiedendole di dedicare la propria vita ai più poveri, ai piccoli emarginati e sofferenti.
Tornata a Siracusa mise in atto questo progetto; ruppe il fidanzamento e, con una lampada fissata al capo, iniziò a percorrere i lunghi e angusti cunicoli delle catacombe per distribuire i beni della sua cospicua dote ai più poveri.
Il fidanzato abbandonato non accettò questa decisione, forse più attirato dalle ricchezze di famiglia che da un amore sincero. Non si spiegherebbe altrimenti la decisione del ragazzo di accusare Lucia, davanti al terribile prefetto Pascasio, di essere cristiana.
Erano questi gli anni di Diocleziano, anni bui per la storia dei cristianesimo, anni di persecuzioni, ma anche di grandi esempi di fede. Come quello che diede la stessa Lucia.
Arrestata, minacciata e torturata, si proclamò comunque seguace di Cristo e non accettò di abiurare la propria fede.
Per Pascasio non ci furono dubbi, quella ragazza troppo forte per essere "piegata", doveva morire: la espose nel pubblico postribolo; Lucia disse allora che "il corpo viene contaminato solo se l'anima acconsente" e così nessuno, nemmeno sei uomini e sei i buoi, riuscì a smuovere il corpo esile divenuto miracolosamente pesantissimo.

Santa Lucia davanti al giudice 

Prima dell'esecuzione capitale però Lucia riuscì a ricevere l'Eucaristia e preannunciò sia la morte di Diocleziano, avvenuta di lì a pochi anni, sia la fine delle persecuzioni, terminate nel 313 d.C. con l'editto di Costantino che sanciva la tolleranza religiosa e la libertà di culto. Il corpo della santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono Costantinopoli (l'attuale Istanbul) ed è quindi attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio.
L'arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da una incredibile folla di siracusani; riscontrata l'elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l'Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola.
La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario moderno (1582) la festa cadeva in prossimità del giorno del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia") ma non vi coincideva nei paesi che adottarono subito il nuovo calendario (differenza di 10 giorni). Nei paesi nordici, che adottarono questo calendario circa duecento anni più tardi, il solstizio cadeva, invece, proprio il 13 dicembre (calendario gregoriano). È curioso notare che questa tradizione si può applicare nell'ambito del calendario gregoriano, avendo però l'accortezza di interpretare il "giorno più corto" come il giorno in cui il sole tramonta prima; comunque, l'associazione non è assoluta, in quanto nell'emisfero sud della Terra è uno dei giorni più lunghi dell'anno.


La celebrazione della festa in un giorno vicino al solstizio d'inverno, è probabilmente dovuta alla volontà di sostituire antiche feste popolari che celebravano la luce e si festeggiano nello stesso periodo nell'emisfero nord. Altre tradizioni religiose festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d'inverno come ad esempio la festa di Hanukkah ebraica, che dura otto giorni come le celebrazioni per la santa a Siracusa, o la festa di Diwali celebrata in India.
È considerata dai devoti la protettrice degli occhi., dei ciechi, i miopi, gli astigmatici. Presso l'urna che accoglie le sacre spoglie della Santa in San Geremia a Venezia, vengono quotidianamente portati ex voto e grazie ricevute che attestano la munificenza di Santa Lucia nel dispensare grazie. Inoltre degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi secondo la tradizione infatti la Santa diffonde lo splendore dei suoi occhi accecati sulla corrispondente lunga notte del solstizio invernale, 

In alcuni luoghi d'Italia, nel giorno della festa, si usa distribuire, pane ai poveri, o cuocere piccoli pani rotondi, denominati "occhi di S. Lucia".
Nel Nord durante la notte tra il 12 e 13 dicembre, la Santa si incarichi di distribuire doni ai fanciulli.
Molte sono le cantilene e le ninne-nanne popolari, nonché invocazioni ritmiche per impetrare la salvezza della vista.

È una festa molto sentita e partecipata che convoglia nella città siciliana una enorme quantità di fedeli.
La festa patronale della Santa siracusana comincia ufficialmente la mattina del 12 dicembre con la traslazione del simulacro argenteo della Santa dalla sua cappella in cattedrale, fino all'altare maggiore. La sera vengono poi celebrati, sempre in cattedrale, i vespri solenni, presieduti dall'Arcivescovo, a cui partecipano diversi sacerdoti della diocesi, diaconi, il Seminario Arcivescovile, diverse autorità civili e religiose. Alla fine dei vespri viene distribuita ai fedeli la "cuccìa", dolce tipico della Sicilia occidentale che viene preparato come da tradizione il giorno della festa della Santa Patrona, introdotto a Siracusa negli anni ottanta del XX secolo.


la tradizione ricorda il miracolo di Santa Lucia del 1646 che fece arrivare una nave carica di frumento dopo una lunga carestia che aveva affamato l'isola: il popolo si rifocillò mangiando grano bollito tanto buono che ancora oggi ne fa memoria ogni anno con i cuccìa.

È il 13 dicembre il giorno principale della festa, in cui tutta la città e non solo si stringono attorno alla Santa siracusana. Il simulacro argenteo viene portato a spalla da Ortigia fino alla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro localizzata nel quartiere e più specificatamente nella piazza intitolata in sua memoria.
Momenti suggestivi della processione sono la sosta che la Santa Patrona fa al suo arrivo nelle vicinanze del Porto grande e al passaggio sul ponte quando marinai e militari Le dedicano i loro onori facendo suonare a festa le sirene delle loro navi. Giorno 20, giornata tradizionalmente definita dai siracusani come l'ottava, il simulacro di S.Lucia fa il percorso inverso di sette giorni prima, e rispetto alla processione di andata, osserva diverse soste molto sentite dai fedeli. La prima al santuario della Madonna delle Lacrime e la seconda presso l'ospedale di Siracusa (situato a pochissimi metri dal santuario stesso). Dopo aver effettuato le sopraccitate soste, riprende il cammino verso la Cattedrale attraversando il cuore della città.
Il simulacro argenteo giunge in serata sul Ponte Umbertino (i ponti per i siracusani) per il tradizionale spettacolo pirotecnico prima di fare rientro nell'isola di Ortigia, e precisamente in Piazza Duomo per essere riconservata nella propria cappella in Cattedrale dove resta chiusa fino alla prima domenica di maggio, quando si svolge la festività di Santa Lucia delle quaglie.

Processione di Santa Lucia a Siracusa 

In alcune regioni dell'Italia settentrionale, particolarmente nel Trentino occidentale e nelle province di Udine, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Verona, esiste una tradizione legata ai "doni di santa Lucia", figura omologa dei vari San Nicola, Babbo Natale, Gesù bambino, Befana ed altri che, durante i secoli, hanno sostituito l'antico culto degli avi, nell'immaginario infantile.
Secondo la moderna usanza, nata negli anni trenta e consolidatasi nei decenni successivi, i bimbi scrivono una lettera alla santa, elencando i regali che vorrebbero ricevere e dichiarando di meritarseli, essendo stati bravi ed obbedienti durante l'anno.
Per accrescere l'attesa a la credenza dei bimbi, è uso che i ragazzi più grandi, nelle sere precedenti, percorrano le strade suonando un campanello da messa e richiamando i piccoli al loro dovere di andare subito a letto, ad evitare che la santa li veda e li accechi, gettando cenere nei loro occhi. Allo scopo di ringraziare la santa è uso lasciare del cibo; solitamente delle arance, dei biscotti, mezzo bicchiere di vino rosso e del fieno per l'asino che trasporta i doni. L'asinello è l'animale scelto da Santa Lucia per essere aiutata a portare i doni ai bambini del mondo: è pilotato dal signor Gastaldo.



Il mattino del 13 dicembre, al loro risveglio, i bimbi troveranno un piatto con le arance e i biscotti consumati, arricchito di caramelle e monete di cioccolato. Inoltre, a volte nascosti nella casa, i doni che avevano richiesti e che sono dispensati totalmente o 
parzialmente, secondo il comportamento tenuto e, più spesso, secondo le disponibilità economiche dei genitori.
A Savignano sul Rubicone (Fc) e a Forlì, invece, la festa di Santa Lucia dà luogo ad una fiera nel centro cittadino, fiera dedicata in primo luogo a torroni, croccanti, altri dolciumi e giocattoli: qui, infatti, la tradizione dei doni di Santa Lucia assume una veste particolare, che riguarda non tanto i bambini quanto le ragazze, a cui soprattutto, in questa occasione, si regala del torrone.




In Svezia Lucia è molto venerata, sia dalla chiesa cattolica, che da quella luterana.
I bambini preparano biscotti e dolciumi a partire dal 12 dicembre. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; la testa è ornata da una corona di foglie e da sette candele utili per vedere chiaramente nel buio. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i biscotti cucinati il giorno precedente.
Nel paese scandinavo è diffusa una tradizionale canzone di santa Lucia (Luciasången) che non è altro che la celebre "santa Lucia" napoletana adattata con un testo in lingua svedese. In diverse città alcune bambine sfilano vestite come santa Lucia inte ritonando il Luciasången di casa in casa.
Ogni anno c'è un'elezione per la Lucia di Svezia che, infine, raggiunge la città siciliana di Siracusa, durante i festeggiamenti di Santa Lucia, partecipando anche alla processione dell'ottava, quando il simulacro di Santa Lucia viene ricondotto in Duomo.


Curiosità

  • Nessuno sa come fosse realmente l'aspetto della santa ma ci sono due scuole di pensiero che definiscono Santa Lucia abbastanza vecchia, carina, con i capelli grigi e porta un vestito con tante toppe ed uno scialle grigio, una altra versione vede Santa Lucia giovane, con i capelli lunghi, indossa un abito azzurro, in testa ha un velo, l'aureola e delle candele per illuminare il buio.
  • Contrariamente a quanto si pensi, Santa Lucia ci vede benissimo.
  • Santa Lucia porta a coloro che si sono comportati come Lei vuole, alcuni dei doni che le sono stati richiesti per lettera; qualche volta la Santa sceglie personalmente i doni più adatti ai birichini invece porta solitamente del carbone dolce per far capire che ci si può comportare meglio
  • si può comunicare a Santa Lucia la proprio preferenza di doni scrivendo una letterina e portandola poi in una chiesa che abbia una altare dedicato a Santa Lucia oppure si può scrivere una letterina e metterla nel camino o lasciarla su un tavolo della casa oppure chiedere i doni con una preghiera
  • L'indirizzo di posta ordinaria dovrebbe essere:
  • Santa Lucia
    via del Paradiso, 13

  • Generalmente Santa Lucia ritorna sulla Terra una volta all'anno, nella notte del 12 dicembre.
  • Santa Lucia NON vola, ma è il suo asinello che lo fa!
  • Santa Lucia si serve di speciali negozi di giocattoli
  • Quando arriva nelle nostre case ovviamente entra (anche passando attraverso i muri), lascia i doni che ha portato per noi e controlla se c'è qualcosa da mangiare per lei e per il suo asino
  • Santa Lucia preferisce non farsi vedere: quando fa visita ad una casa arriva silenziosamente e si muove senza far rumore
  • Il signor Gastaldo è un signore che nella zona di Verona da una mano a Santa Lucia nella distribuzione dei doni.
Le Lucia famose

Lucy

Nonna Lucy fu la prima Lucia famosa apparsa sul nostro caro pianeta Terra.
Il suoi resti, 52 ossa cioè circa la metà dello scheletro, furono scoperti in Etiopia nel 1974 e attribuiti a una giovane australopiteca dell'età di vent'anni, vissuta più di tre milioni di anni fa: le fu dato questo nome dalla canzone dei Beatles "Lucy in the sky with diamonds".
Dallo scheletro gli scopritori identificarono così una nuova specie, l'Australopithecus afarensis, vissuto nell'Africa orientale fra i tre e i quattro milioni di anni fa.
Era alta 105 cm e pesava 27 chili; le braccia sono più lunghe delle nostre e la forma del bacino rivela che si muoveva come bipede.

Lucia di Lammermmor

Lucia di Lammermmor è la protagonista di un opera di Gaetano Donizetti (1797 - 1848), scritta su libretto di Salvatore Cammarano che è tratto dal romanzo di Walter Scott,The bride of Lammermoor (1819). La prima rappresentazione fu a Napoli al teatro S. Carlo il 26 Settembre 1835. 

Lucia Mondella

E' la protagonista femminile del romanzo "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni.
"I promessi sposi" narra la storia di due giovani innamorati, Renzo e Lucia; il loro matrimonio viene ostacolato da don Rodrigo, un signorotto invaghitosi di Lucia.
Le vicende dei due promessi si intrecciano con quelle della guerra dei Trent'anni e con la terribile peste del 1630, per finire con il tanto atteso matrimonio.

Lucia Bosè

Attrice italiana, nel 1947 vinse il titolo di Miss Italia. Debuttò nel film "Non c'è pace tra gli ulivi" (1950) di Giuseppe De Sanctis. Il regista Antonioni fu il primo a valorizzare la sua bellezza pallida e inquieta in "Cronaca di un amore" (1950). I suoi successivi film sono caratterizzati da una maggiore complessità drammatica.

...il 13 dicembre

Come ben si sa, il 13 dicembre, il 347° giorno dell'anno, è dedicato a Santa Lucia.
Vediamo un po' cosa è successo di importante in questo giorno:

838 muore Pipino I di Acquitania
1124 muore papa Callisto II
1521 nasce Felice Peretti il futuro papa Sisto V
1545 il papa Paolo III apre il concilio di Trento
1889 il Belgio regolamenta il lavoro femminile e minorile
1901 nasce Rimski-Korssakov musicista
1903 Italo Marcioni brevetta il cono gelato nel New Jersey (Stati Uniti)
i fratelli Wright compiono il primo volo a Kittyhawk
1913 la Gioconda di Leonardo da Vinci ritorna al Louvre dopo essere stata rubata
1928 prima mondiale dell' "Americano a Parigi" del musicista americano George Gershwin
1990 il presidente del Sudafrica De Klerk incontra Nelson Mandela per discutere la fine dell'apartheidogni anno a Malta: festa della Repubblica
a Saint Lucia: festa dell'indipendenza


Vi lascio con una preghiera a Santa Lucia e una foto di me e i miei cuccioli...a domani!!!

Santa, che dalla luce hai nome, a Te piena di fiducia ricorriamo affinchè ne impetri una luce sacra, che ci renda santi, per non camminare nelle vie del peccato e per non rimanere avvolti nelle tenebre dell'errore.
Imploriamo altresì, per tua intercessione, il mantenimento della luce negli occhi con una grazia abbondante per usarli sempre secondo il divino beneplacito, senza alcun detrimento dell'anima.
Fa, o S. Lucia, che dopo averti venerata e ringraziata, per il tuo efficace patrocinio, su questa terra, arriviamo finalmente a godere con Te in paradiso della luce eterna del divino Agnello, il tuo dolce sposo Gesù.
Amen

Proteggi sempre la mia famiglia!!!






A l'anno prossimo...

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